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Vallo di Nera

Di origine romana, l'antico nome del borgo era Castrum Valli, e poteva significare sia "castello della valle" sia "castello del vallo", ossia luogo fortificato (vallum).
Il riferimento al fiume Nera è stato aggiunto dopo l'Unità d'Italia.

Vallo di Nera è un paese monumento. E' un borgo che emerge a stento dai boschi con le sue case di pietra chiara, straordinariamente conservato dal 1217, da quando la città di Spoleto concesse agli uomini di Vallo di costruire un castello a difesa della valle, sul colle dove in precedenza sorgeva una rocca.

Si presenta, dunque, come una fortezza medievale con un impianto urbanistico a pianta ellittica, eretta su un colle del versante sinistro del fiume Nera.

Le mura possenti e le antiche torri circondano le case in pietra che sono addossate le une alle altre e interrotte solo da ripide viuzze, da archi e sottopassaggi. Due porte simmetriche, Portella e Portaranne, permettono l'accesso al paese-castello, dove il transito è consentito solo ai pedoni.
 
Una volta dentro è più che mai medioevo: feritoie, mensoloni, passaggi stretti, vicoli bruniti e serrati, le preziose chiese romaniche e i portali in pietra, la casa-torre del fiero Petrone che guidò la rivolta dei castelli della valle contro Spoleto.