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Da vedere a Cascia

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    Chiesa di Sant’Agostino

    La chiesa di Sant’Agostino è nei pressi della rocca di Cascia, sul punto più elevato del colle.
    Edificata nel 1059 su una preesistente cella monastica, che accoglieva un tempio pagano, con oratorio intitolato a san Giovanni battista, fu ampliata nel 1380.
    L’edificio è citato in una bolla di papa Nicolò II datata 1059, quando venne promossa la costruzione dell’annesso convento agostiniano. Sotto l’attuale si trova un vano della primitiva chiesa dell’XI secolo, decorata da maestranze umbro marchigiane.

     

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    Santuario di Santa Rita

    La basilica-santuario di Santa Rita offre una significativa occasione di riflessione e di preghiera. L’amore e il perdono sono stati la forza vitale della santa delle rose, così come il suo desiderio di pace e la sua capacità di vivere la sofferenza. Chiunque si avvicini al suo messaggio
    rimane affascinato dalle virtù che Margherita, questo il suo nome di battesimo, apprese alla scuola spirituale del suo protettore sant’Agostino. La basilica-santuario è stata rinnovata e arricchita dalla beata Maria Teresa Fasce, superiora del monastero, venerata anch’essa accanto a Santa Rita.

    Il santuario fu eretto nel 1937-47 sul luogo dell’antica chiesa agostiniana annessa al monastero dove morì santa Rita, nel 1457. Si trova nella parte più alta del nucleo abitativo di Cascia e si inserisce nel contesto urbano.
    Ai lati del portale sono due pilastri divisi in dieci riquadri scolpiti con rilievi che si riferiscono agli episodi salienti della vita della santa, con iscrizioni in volgare, tratte dalla cassa lignea quattrocentesca nata per accogliere la prima sepoltura di santa Rita.

    L’altare maggiore è decorato da rilievi con l’Ultima cena e custodisce il Corpus Christi portato a Cascia dal beato agostiniano Simone Fidati; ne fu riconosciuto il culto da Bo nifacio IX.
    Il miracolo avvenne nel 1330 a Siena: un sacerdote, mentre andava a portare la comunione a un infermo, pose l’ostia nel breviario. Giunto a casa del malato vide che l’ostia era diventata sangue, e le macchie di sangue avevano la forma di un profilo di volto umano.

    La cappella di Santa Rita, in cui è custodito il suo corpo, si apre dietro una grande cancellata in ferro battuto. Sotto l’altare della cappella della Consolazione è invece conservato il corpo del beato agostiniano Simone Fidati (1285 ca-1348).
    Nell’aprile 1988 è stata inaugurata anche una basilica inferiore, molto moderna, sempre con la pianta a croce greca, nata su una vecchia cripta. Tra la basilica superiore e quella inferiore, scendendo, a sinistra, collegata con le due chiese, si trova la penitenzieria.

    Monastero di Santa Rita
    Situato a sinistra della basilica, conserva memorie legate alla vita della santa e alla devozione ritiana: il coro interno dove santa Rita fu introdotta “miracolosamente”, la vite da lei piantata,
    la dimora delle api, la cella dove morì e dove è collocato il sarcofago nel quale venne deposta nel 1457; il roseto trapiantato qui, secondo la tradizione,
    dall’orto della nativa Roccaporena.
     

    Santuario di Santa Rita

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