Il Museo dell'Appennino Umbro
Allestito all'interno della Rocca cinquecentesca, il Museo dell'Appennino Umbro è un innovativo esempio di museo interattivo e multimediale. Il percorso di visita si articola in più parti: nel "SOTTO" si affrontano le tematiche relative la geologia dell'Appennino Umbro, dalla formazione delle tre catene montuose principali umbre al lago Tiberino, dall'ambiente di vita delle ammoniti alla Cascata delle Marmore, alla formazione delle grotte. Nel "SOPRA" si approfondisce l'aspetto naturalistico dell'Appennino: la flora e la fauna attraverso una serie di giochi didattici che portano alla lettura dei segni e delle tracce che gli animai lasciano sul territorio, allo studio degli alberi con le loro foglie e frutti... il tutto attraverso percorsi interattivi, giochi didattici ed esperienze che entusiasmano adulti e bambini.
La visita diventa quindi una grande avventura in un luogo ricco di stimoli ed emozioni. L’esperienza non si conclude al museo ma continua sul territorio: il sentiero geo-naturalistico permette di approfondire la conoscenza delle ammoniti, fossili di cui la zona di Polino è ricca. L’offerta formativa e didattica del museo è inoltre supportata da attività laboratoriali, utili all’approfondimento delle tematiche e alla conoscenza del territorio di Polino. Il museo di Polino sta affermando sempre più la sua vocazione didattica: la struttura ospita ogni anno gruppi scolastici e collabora con associazioni ed enti territoriali al fine di valorizzare progetti legati all’educazione ambientale, tema questo che sta caratterizzando, grazie ai beni e alle strutture presenti ed ai servizi attivi, il territorio provinciale.
La Cava dell’oro
L’antica miniera detta “Cava dell’oro”, collocata sull’asse delle “ferrare” che arriva a Monteleone di Spoleto e recentemente riscoperta, è raggiungibile mediante un sentiero, lungo il quale sono collocati dei pannelli didattici che approfondiscono sia l’aspetto storico - antropologico del luogo che quello geologico. Testimonianze del lavoro della miniera di Polino sono alcune medaglie e monete foggiate dallo stato pontificio con i minerali estratti dalla “Cava dell’oro"come la medaglia commemorativa di Papa Clemente XIII coniata nel 1762 e il baiocco.
Nella stessa area si trovavano una miniera di ferro e una cava di marmo.
La Fontana di Polino
La fontana,situata all’ingresso del paese,fu fatta costruire nel 1625 dal marchese Castelli,nobile famiglia di Polino,e presenta evidenti richiami al tardo manierismo barocco. La facciata è costituita da blocchi regolari in pietra calcarea,è divisa in tre sezioni da due lesene che terminano con due cariatidi che sorreggono l’architrave dal quale spiccano ai lati due pinnacoli piramidali e al centro una raffigurazione della regina di Napoli,Giovanna, come riconoscimento degli attributi da essa ricevuti. Al di sotto delle cariatidi,figurazioni marine antropomorfe. Dall’architrave si dipartono le due sezioni laterali a cornice ricurva concava con terminazione spirale interna. Al centro della sezione mediana, una lapide ricorda il patrocinatore dell’opera e l’anno di costruzione,al suo di sopra lo stemma della casata Castelli con araldica definita da elementi simbolici. Alla base tre vasche con una cannella per ciascuna che gettano acqua freschissima proveniente direttamente da sorgenti montane;la cannella centrale è sormontata da una divinità delle acque.
La Rocca di Polino
Domina il paese con un imponente torrione di forma cilindrica che è parte di un complesso fortificato.
Venne edificata nel '500 sui resti di un precedente fortilizio.